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2010 rimarrà una data importante negli annali di
Marcellina. In questo
giorno
infatti è stata inaugurata la "Casetta Lauretana", una casa famiglia
voluta da padre Renzo Campetella, marcellinese di nascita, sostenuta dalla
generosità della gente che ne ha reso possibile sia la
costruzione sia l'arredamento facendo propria la frase pronunziata
da Benedetto XVI a conclusione della via Crucis al Colosseo:
l'amore è l'unica forza che può salvare il mondo!
Tanta provvidenza ha permesso, infatti, di cost ruire una struttura moderna,
funzionale, a misura di bambino, immersa nel verde di 12.000 mq di
uliveto, senza l'aiuto di contributi statali. Il bene c'è, il cuore dell'uomo
batte ancora e la solidarietà sa fare quadrato intorno alla sofferenza
dei più piccoli.
In via dei Caolini a
2,5 km da Marcellina, sede della Casetta Lauretana, il primo maggio sono confluite oltre
seicento
persone provenienti dai luoghi più disparati, vicini e lontani,
per fare festa, ringraziare il Signore e stringersi intorno a frate
Renzo e al
Presidente de "Il Sogno ONLUS" dr. Carlo Ricci, due Marcellinesi autentici, che hanno fortemente voluto
e
portato avanti, tra
infinite difficoltà, i lavori della Casa Famiglia impegnando le loro
forze e le loro preghiere.
Molte sono state le autorità di Marcellina presenti insieme al Sindaco dr. Alfredo Ricci
all'inaugurazione. I colori politici sono stati lasciati fuori dal
cancello e gli uomini pubblici si sono uniti mossi dal fine comune di dare
una speranza a chi non ne ha.
La partecipazione
della Proloco di Marcellina, dell'Associazione dei Butteri, della
sezione marcellinese dei Rangers d'Italia, dell'ANPAS-Croce blu di
Guidonia ha dimostrato che si può lavorare insieme in armonia senza
conflittualità quando il fine comune fa scattare la molla della
solidarietà.
La festa è iniziata
con il discorso del presidente della ONLUS,
anche responsabile di struttura della Casetta Lauretana, seguito dal
discorso del Sindaco e dalle parole commosse di padre
Renzo. Sono state anche presentate le cinque educatrici
professioniste assunte per prendersi cura dei bambini.
Sotto un grande
gazebo colorato, montato sul campetto polivalente, le persone hanno
ascoltato attente e commosse e si sono poi unite in preghiera per
partecipare alla Santa Messa celebrata da frate Renzo sul
terrazzino
della Cappella in legno davanti a loro. Hanno concelebrato
Monsignore Antonio Carloni e il parroco
di Santa Maria delle Grazie Don Mario Giagniori che ha anche pronunziato
delle parole di lode al Signore invitando i suoi parrocchiani a
realizzare con slancio il progetto voluto dal Signore.
L'omelia di padre
Renzo ha commosso tutti e nel suo invito ai Marcellinesi di rendere
bella la loro cittadina e accogliere nel loro cuore i bambini che
cercano amore ha certo spalancato la porta dei sentimenti più riposti
e veri dei suoi amati concittadini.
La giornata di sole
sfolgorante ha fatto da cornice a questo evento indimenticabile. I
fiori, il verde degli ulivi, il parco giochi pieno di bambini vocianti,
gli stand in cui i volontari distribuivano dolci, olio, magliette,
cappellini, libri per rinfoltire il budget della Casetta che attende i
bambini hanno animato la festa. Le persone, felici, hanno ammirato
l'interno della Casetta:
le stanze colorate, i letti già fatti e allegri nelle loro trapunte
cucite dalle mani delicate e amorose di Alessandra Magrì, i giochi predisposti per portare gioia, i
peluche in attesa di essere stretti nel sonno rendevano gli ambienti
allegri e vivi. Il salone delle riunioni pieno dei quadri luminosi
dipinti dall'artis ta Daniela Troina e da lei
affidati in custodia alla Casetta donavano vita alle
pareti; la grande cucina moderna e funzionale era lì per comunicare la
voglia di condivisione.
Con grande gioia tutti
hanno potuto depositare la loro preghiera nella cappella di legno
abbellita da piante fiorite, sostare ai piedi della formella in
t erracotta "La via della Luce" donata in ricordo del miracolo di una
vita salvata e scolpita da Mariangela Magrì; hanno potuto volgere lo
sguardo all'icona della Madonna delle Grazie troneggiante sul piccolo altare e
mandarle un'Ave; ammirare il quadro della natività di Daniela Troina e
meditare sulla grandezza della creazione. La pace che in questo lu ogo si
è respirata era il segno che il Signore vi aveva riversato le sue
benedizioni.
Quando l'ora del pranzo
è arrivata l'associazione dei Butteri, coadiuvata dalla Proloco di
Marcellina, ha
disposto sui tavoli un buffet
abbondante: penne al pomodoro, porchetta, prosciutto, fave e formaggio,
gli ospiti hanno contribuito con dolci e bevande e in allegria ci si è
r ifoncillati
seduti intorno ad accoglienti tavolate.
Dopo il pranzo la
musica ha messo tutti in pista e tra balli, giochi e chiacchiere gioiose
si è conclusa la giornata di festa.
Tra tanti anni, quando
si ricorderà questa giornata sarà felice chi potrà raccontare ai suoi
nipoti: Io ero lì a fare festa e a ringraziare Dio.

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