
Siamo
arrivati alla diciottesima tappa del nostro
cammino
di fede: un cammino iniziato a Fonte Colombo il 31 marzo 2007 che ci ha
fatto crescere come comunità e come persone.
Ci siamo
riuniti ad Assisi - Santa Maria degli Angeli, presso la struttura della
Domus Pacis e abbiamo passato tre giorni di riposo nella dolcezza della
preghiera condivisa e meditata.

Al nostro
ritiro hanno partecipato 280 persone e il suo tema è stato “Il
Cammino della Preghiera”.
La prima
risonanza che voglio affidare a questo breve resoconto è che ogni
creatura umana è in cammino verso l’infinito di un Padre Creatore che ci
tende la mano. L’incontro con Dio inizia
nel
momento della formazione nell’utero di nostra madre e continua nel
sempre di Dio per l’eternità. La consapevolezza e il progredire di
questo incontro si chiama Preghiera. In una sintesi concreta ho
così già riassunto il contenuto del nostro ritiro, tuttavia, è bello
analizzarne i risvolti, soffermarci sulle sfumature e rilevarne
l’impatto attraverso le risonanze
che
le singole persone hanno esternato.
Sotto la
guida di padre Renzo, la nostra mente si è allargata, si è messa in
comunicazione con lo spazio sacro in cui lo Spirito Divino abita
ed è potuta approdare nel mistero dell’anima che prega. Parlo di
mistero perché l’anima dell’uomo è un mistero che non è possibile
codificare, confinare entro regole, affidare a spiegazioni,
metodologie
o descrivere con il linguaggio povero delle parole umane. Da questa
premessa è partito padre Renzo per farci comprendere che Dio parla ad
ognuno in modo differente e che il colloquio con Lui (ossia la nostra
preghiera) è una risposta al suo appello, al suo bussare, al suo
proporsi, alla sua chiamata.

Vi sono le
preghiere della Chiesa, bellissime, composte con parole illuminate per
unirci coralmente nella grande cattedrale del mondo, e la preghiera
personale che parte da un colloquio timido iniziale per poi mettersi in
cammino verso mete alte, le mete raggiunte dai santi verso cui ognuno di
noi aspira ad arrivare.


Dopo
l’esposizione chiara, gioiosa, penetrate fatta il sabato mattina da
padre Renzo sono seguite le risonanze dei partecipanti. Nulla di più
efficace
e
differenziato poteva comprovare ciò che il nostro pastore aveva
evidenziato. Ognuno ha offerto l’esperienza misteriosa e vibrante della
sua anima in preghiera e ha così ampliato l’ambito della preghiera e
fornito visualizzazioni, emozioni e punti differenti di approccio al
divino. Ciò che più ci ha rassicurato è la semplicità della preghiera,
la facilità
dell’approccio,
la familiarità dell’incontro, la spontaneità dei pensieri che nascono
dal cuore e ci fanno toccare Dio, ci riempiono l’anima, si fanno
discorso sommesso, filiale, tenerezza d’innamorato.
Tra le
risonanze che più ci hanno colpito vi è quella di F. che, pur nel dolore
di una vita limitata nei movimenti fisici da una malattia, ha raggiunto
la
pienezza del cuore, la verità di un incontro completo con la
presenza divina, il dialogo che sorprende e guida verso il già
e non ancora dell’uomo sulla
terra.
La
gioiosa professionalità del comitato di accoglienza ha reso il
luogo del nostro ritiro un'oasi di riposo e di serenità.
Le sante
messe c elebrate ogni giorno hanno dato un ulteriore spessore alle nostre
giornate. I momenti di riposo, i pasti pieni di allegria, le feste di
compleanno ricche di delizie del palato hanno unito tutti e ricaricato
le nostre batterie.
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