


Uno
staff di trenta volontari ha dato vita a un ritiro particolarmente
curato anche se di complessa organizzazione.
Trecento persone hanno
gremito la sala delle conferenze dell'hotel Domus Pacis di Assisi Santa
Maria Novella e, grazie
alla
professionalità e disponibilità dei volontari, si è ben presto istaurato
un clima di famiglia sereno e gioioso.
Il tema del ritiro,
particolarmente atteso, ha catturato l'attenzione generale e
l'esposizione di padre Renzo sul cammino che attende ogni cristiano
per
entrare in sintonia con la propria fede ha finalmente chiarito i dubbi
profondi e rasserenato la parte più riposta della nostra persona.
La semplicità del linguaggio e
la concretezza con cui i concetti sono stati calati nel quotidiano della
vita di ognuno ci ha fatto comprendere che per fare esperienza di Di o
è solo necessario amarci come Lui ci ha
amato.
L'amore genera amore, la speranza genera speranza, la carità genera
carità e il perdono genera perdono; questa è la scuola di Cristo e per
seguirlo dobbiamo solo mettere in pratica il comandamento dell'amore:
Gesù c’insegna che
tutto quello che va contro l’uomo va contro Dio, la fede c'insegna che
al centro del cristianesimo c’è l’uomo.
Se
crediamo nell'amore di Dio per noi, se crediamo che Dio non ci
abbandonerà mai perché siamo suoi figli, se crediamo che Dio ha fiducia
nell'uomo più di quanto l'uomo ne abbia in se stesso dobbiamo anche
credere che tutto coopera al bene
per quelli che Lui ama,
quindi, tutto quello che viviam o ha un senso.
È inutile andare in
crisi, allora, quando succede
qualcosa che non ci piace, cerchiamo, invece, di capire che cosa il
Signore vuole dirci. Le cose devono coinvolgerci e non
travolgerci. Quando qualcosa ci travolge abbiamo già perso.
Quando ci
facciamo vincere dall'angoscia non ci fidiamo di Dio.
La
Fede Cristiana, dunque, è molto semplice, è fatta di gesti di bontà,
misericordia, fratellanza e la si vive nel quotidiano dove tutto serve a
volersi più bene. In questo e non in altro consiste la grandezza della
nostra Fede.
Gesù interpreta
il rapporto con Dio in maniera nuova e lo rende umano. Egli rimette
ordine nell'importanza
delle
cose e, soprattutto, fa sperimentare a chi lo segue la presenza di Dio;
non pone condizioni, non ha pregiudizi, non ha paura di scandalizzare i
suoi contemporanei chiamando con sé dei pubblici peccatori, prostitute
convertite dal suo messaggio e dal suo amore rispettoso, non teme di
sconvolgere le abitudini sociali facendosi
accompagnare
da un gruppo di donne che lo aiutano nella vita quotidiana, usa gli
uomini deboli, semplici, non istruiti, esclusi dal culto per manifestare
la sua Parola, sceglie un pescatore illetterato come responsabile della
futura comunità, affida alle donne, che non hanno diritto di parola, il
compito di annunciare la risurrezione, converte un fanatico e gli chiede
di annunciare il Vangelo
a
coloro che stava perseguitando! Il Dio dei Cristiani è un Dio che
sconvolge chi lo incontra perché sa rendere straordinario l'ordinario.
Credere e amare
questo Dio rende la terra un paradiso e la morte una speranza di amore
eterno. E' molto facile avere fede quando la fede è fatta per l'uomo e
non per arrivare a Dio, quando lo stesso Dio si è fatto uomo per portare
l'amore di Dio in terra e non lasciarlo relegato in Cielo.
Dopo
questo messaggio la parola è passata ai partecipanti che hanno lasciato
una testimonianza della loro vita di fede. Ciò che abbiamo ascoltato ci
ha confermato che sulla terra
camminano tanti santi!


 
 
 
 












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