Collevalenza Marzo 2013

1 / 3 Marzo 2013

Lo Spirito Santo

esplosione di Dio nella nostra vita

Sedicesima tappa del nostro cammino di fede con padre Renzo

 

Aprimi gli occhi del cuore, apri i miei occhi Signore, voglio vederti, voglio vederti! Aprimi gli occhi del cuore, apri i miei occhi Signore voglio vederti, voglio vederti! Vederti splendere Signore nella luce della tua gloria, versa il tuo amore su di noi mentre cantiamo Santo Santo

 

Il primo di marzo del 2013, nel santuario dell’amore misericordioso di Collevalenza un evento di grazia indimenticabile attendeva oltre duecento partecipanti ad un ritiro spirituale sul tema:

 

Lo Spirito Santo
esplosione di Dio nella nostra vita

 

... e di esplosione si è trattato! In pochi conoscevamo la sua realtà, lo Spirito Santo non era nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. Come in tutte le occasione che il Signore ci dona per incontrarlo, anche questa volta ci ha stupito, si è materializzato in mezzo a noi e ci ha parlato.

Abbiamo iniziato il nostro incontro il venerdì con una Santa Messa nella cripta del Santuario dove è sepolto il corpo di Madre Speranza e in quella Messa i nostri cuori si sono aperti a qualcosa di grandioso. Da quel momento tutto è stato un crescendo: l’unione tra i partecipanti, la gioia nei volti, la pienezza del cuore, il desiderio di ascoltare, di condividere, di pregare.

Il venerdì dopo cena ci siamo riuniti in sala per un’introduzione al ritiro. Sono stati proiettati alcuni filmati sulla storia del santuario e sulla bellezza della vita illuminata e guidata dallo Spirito divino che ci accompagna dalla nascita attraverso gli anni e ci fa crescere nell’amore, nella consapevolezza del valore della nostra persona, nell’intelligenza e nella creatività.

Con l’animo aperto alla conoscenza, il sabato mattino ci siamo messi in ascolto. Padre Renzo ha iniziato a parlare e man mano che approfondiva il discorso il suo volto cambiava, si commuoveva, s’illuminava e,  attraverso i suo occhi e il suo sorriso, ci faceva entrare nella grazia dello Spirito.

Non erano le sue parole a inoltrarci nel mistero, era lo stesso mistero che si apriva alla nostra conoscenza e faceva vibrare i nostri cuori; era lo Spirito che come “una nube biblica” ci copriva, ci univa e faceva scattare nella nostra anima la sete del divino, l’incanto dell’incontro, la sorpresa di essere abitati dall’energia di Dio, la bellezza indicibile di sentirsi Suoi figli.

Lo Spirito Santo è una persona, ci diceva padre Renzo, è la terza persona della santissima Trinità! È una persona nascosta dentro di noi che si fa umile e aspetta di essere amata, invocata, accolta. È una persona rispettosa della nostra volontà che non s’impone, non chiede, ma come un dono incartato e legato con un nastro dorato attende di essere preso tra le mani e scartato. Noi lo abbiamo invocato, abbiamo aperto il pacchetto, lo abbiamo lasciato libero di soffiarci in cuore e Lui è esploso.

Abbiamo così compreso che Egli è stato mandato da Cristo per ricordare agli uomini la sua incarnazione, fare memoria della sua vita in mezzo a noi, della sua morte in croce e della sua resurrezione. Abbiamo compreso che attraverso Gesù lo Spirito Santo è entrato per sempre nei nostri cuori e ci ha messo in comunione con il Padre unendoci indissolubilmente a Cristo.

Nessuna spiegazione poteva essere più efficace di questa per svelarci il mistero della santissima Trinità che ci abita: il Padre è l’amante, il Figlio è l’amato, lo Spirito santo è l’amore!

Per farci comprendere a fondo questa comunione divina padre Renzo ci ha invitato a ricordare quando ci siamo innamorati. L’amore diventa trinitario quando  la persona dell’amante e dell’amato sono uniti indissolubilmente dall’energia divina dell’Amore che Dio ha lasciato dentro di noi quando ci ha creato. Chi ama, chi è innamorato fa esperienza di Dio ed è in comunione con il divino.

La giornata del sabato è trascorsa in un soffio, solo la sera ci siamo resi conto che l’indomani sarebbe ultimato il tempo che avevamo tanto atteso ed era quindi arrivato il momento di farne un consultivo. Padre Renzo ha invitato le persone a salire sul palchetto accanto a lui e rilasciare le nostre testimonianze di vita. Così sono iniziate le risonanze personali che ci hanno introdotto nel profondo dell’anima umana mostrandoci la bellezza, la pulizia, la forza e la dolcezza dello Spirito divino che la abita.

La Domenica mattina le risonanze personali sono continuate e ci hanno lasciato nel cuore il messaggio di non aver paura. Non si può più temere il mondo quando dei giovani raccontano la loro vita piena di spiritualità, quando guardano negli occhi il coniuge con tenerezza e pubblicamente dicono loro l’importanza del loro incontro, l’esultanza del cuore per la nascita di un figlio, la gioia intima di una comunione totale; non si può più temere il mondo quando una donna racconta la sua vita di volontariato in mezzo ai carcerati, il suo amore per loro e la bellezza di avere ricevuto in dono da Dio dei figli sporchi, brutti, scartati da tutti ma amati immensamente dal Signore che li ha affidati a lei perché ne fosse madre, sorella, amica. Come non capire la presenza dello Spirito divino nella nostra anima quando una giovane donna lascia il lavoro, il fidanzato, la casa di proprietà per consacrarsi a Maria e ritirarsi in preghiera in un bosco su una montagna e da lì farci arrivare le benedizioni del Signore? Come non toccare il bianco candido dello Spirito che ci trasfigura quando un giovane si ferma all’aeroporto per aiutare una persona anziana e le trasporta i pesi fino alla scaletta dell’aereo e, credendo di esserle stato d’aiuto, si rende conto che lo Spirito di Dio gli ha riempito il cuore di gratitudine e lo benedice con un abbraccio di Madre? Come si può non credere nella presenza amica dello Spirito che tramuta in grazia anche i nostri dolori quando un padre che ha perso una figlia ancora giovanissima con un tumore sale sul palco e ci racconta la sua fede, la sicurezza che la morte è solo un doloroso arrivederci e che l’abbraccio quotidiano di cui lui e sua moglie sono stati privati non è perso ma è solo stato sostituito dall’abbraccio divino di cui Silvia, la loro bambina, ormai fa parte?

Tutto questo e infinite altre risonanze hanno acceso il cuore di ciascuno.

La Santa Messa della Domenica, celebrata nella sala, è stata vissuta in comunione commossa e le lacrime piene di gioia pura, trasformate in perle preziose, hanno brillato a lungo sulle nostre gote arrossate.

La festa dopo il pranzo che ha festeggiato, con una torta bellissima e il brindisi finale, i sessanta due anni di padre Renzo è stato un modo bello di dirci grazie a vicenda, di dire grazie a padre Renzo per la sua fede che sposta le montagne, di dire grazie a Dio per averci trasportato nella realtà del paradiso.

Dedicata a padre Renzo
che del sorriso ha fatto il suo capolavoro

Er soriso

 

Nun se soride più, se ride e basta.

Risate cercate, risate sguaiate, risate pé forza,

risate magara bagnate de pianto.

Er bello invece è quando t'arzi la matina,

d'avecce già er soriso sulle labbra,

aprì de corsa la finestra,

fa entrà l'aria fresca matutina,

e sentì er canto dè n'ucelletto,

che sta felice sopra n'arberetto.

perché er soriso vero, amici mia,

bisogna avello dentro,

ma poi tirallo fora ogni momento,

e offrillo a chi cià er core un po' indurito

o chi a soride nu iè mai riuscito!

 

Guido Proia

 

Per ricordare

Preghiera allo Spirito Santo

Vieni, Santo Spirito,

manda a noi dal cielo

un raggio della tua luce.

Vieni, Padre dei poveri,

vieni, datore dei doni,

vieni, luce dei cuori.

 Consolatore perfetto,

ospite dolce dell’anima,

dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,

nella calura, riparo,

nel pianto, conforto.

O luce beatissima,

invadi nell’intimo

il cuore dei tuoi fedeli. 

Senza la tua forza

nulla è nell’uomo,

nulla senza colpa.

Lava ciò che è sòrdito,

bagna ciò che è arido,

sana ciò che sanguina. 

Piega ciò che è rigido,

scalda ciò che è gelido,

drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli

che solo in te confidano

i tuoi santi doni. 

Dona virtù e premio,

dona morte santa,

dona gioia eterna.

Amen

 

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